A febbraio ero pronta a scrivere un pezzo sul punto in cui eravamo con l’organizzazione del viaggio, cosa avevamo fatto in questi mesi di silenzio, cosa bolliva in pentola. In realtà l’organizzazione era ferma, la pentola era sul piano cottura, spenta e vuota. Questi mesi invernali vedevamo il progetto talmente lontano e forse irraggiungibile (visto che la casa non si vendeva), che era come se avessimo avuto paura affrontare il tema viaggio col timore di scottarci di nuovo e dover rimandare ancora tutto. Così le nostre mille iniziative e buoni propositi invernali sono andate in fumo: non siamo diventati madrelingua inglese, non abbiamo tra le mani un progetto che ci farà diventare Steve Jobs, non abbiamo disegnato rotte, né organizzato tour, non abbiamo cercato un equipaggio alla Masarati e non abbiamo fatto nessun tipo di lista cambusa, abbigliamento, sicurezza …insomma non abbiamo fatto un tubo!Eravamo convinti di vendere casa in brevissimo tempo, è talmente bella!!! ….messa in vendita a novembre, pensavamo già a Natale di trovare sotto l’albero un bell’assegno, ma dopo settimane di visite e appuntamenti, ogni volta c’era un cavillo che bloccava la vendita. Questo ci ha demoralizzato e abbattuto parecchio perché senza soldi non si va da nessuna parte. Poi a inizio febbraio un faro dal fondo del tunnel ci ha accecato: abbiamo un acquirente! Avevamo in mano i biglietti aerei per andare a Pasqua in Grecia e fare il trasferimento di Shibumi, avevamo fatto un check in cantiere io e Stefano a fine febbraio per vedere a che punto eravamo con i lavori, era tutto ok, la macchina “viaggio” stava ripartendo, mancava solo portare la casa galleggiante a Bocca di Magra, fare il rogito a fine aprile e i giochi erano fatti, potevamo tuffarci nei preparativi.Le liste to do avevano iniziato a riempirsi, sentivamo già il ritmo cubano vibrare sotto i piedi, tutto stava di nuovo prendendo forma…poi il Virus ha fatto il resto.

 Oggi dopo un lockdown estenuante, dopo notti insonni, dopo mille dubbi e paure, dopo incertezze e ripensamenti, dopo anni a posticipare, abbiamo deciso di prende il nostro sogno per i capelli e salvarlo, come si salva qualcuno che ha i piombi attaccati ai piedi: abbiamo deciso di partire! Forse non attraverseremo l’Atlantico perché non saremo in tempo per sfruttare gli Alisei, forse ci limiteremo a navigare per il Mediterraneo (e dici poco?!), forse troveremo un lavoro, che ne so, magari a sud della Spagna o in Turchia, forse ci stabilizzeremo alle Canarie o in Portogallo e vivremo in barca…chi lo sa?Forse invece gli Alisei ce lo daranno un bel calcio nel culo per spingerci fino “di là” e poi? Magari riusciremo ad autosostenerci  per proseguire “dall’altra parte” e farci anche il Pacifico? Forse penderemo coraggio e andremo verso i poli? Oppure avremo paura e torneremo in Brianza? Forse scopriremo che la vita nomade non fa per noi, o forse ci trasferiremo in Belize e apriremo una gelateria, punti saldi non ne abbiamo più.
Abbiamo deciso che non possiamo rimandare: il momento è adesso! La pandemia ci ha buttato in faccia un messaggio chiaro: la vita è una sola e tutto può succedere! Quindi rispolvero una frase che i miei genitori mi ripetevano da giovane fino alla nausea e a distanza di 30 anni ne faccio tesoro: non rimandare a domani quello che puoi fare oggi!Forse-forse-forse…ci palleggiamo tra titubanze e preoccupazioni, abbiamo invece deciso di convivere con le incertezze e di puntare tutto sulle certezze che abbiamo e cavalcarle: inizia la “FASE 2” dei Barberis!

Iago e Nina seguono una lezione di Massimo Temporelli


Quindi apriamo le danze con l’organizzazione! L’home schooling è la cosa che mi sta più a cuore e un po’ mi preoccupa, però grazie a questi tre mesi abbiamo avuto dei validi spunti su come comportarci per affrontare la didattica a distanza. Sto scaricando lezioni, schede di approfondimento per tutte le materie, documenti, audio libri…Il problema è portare via tutto il materiale di cartoleria che ci potrà servire, perché diversi amici navigatori ci hanno detto che in giro non si trova molto. Così mi trovo a fare i conteggi di quanti quaderni serviranno a Nina, quante penne, gomme tempere…

Ci siamo tuffati in Evernote con liste su liste da vidimare, abbiamo iniziato a vendere tutto il superfluo, motorino, giacche della moto, accessori per neonati, una deriva… stiamo facendo spazio in cantina dove potremo stipare e lasciare le nostre cose parcheggiate per un po’.

Ci stiamo rimettenso in forma provando ad andare a fare camminate nei boschi o con allenamento in giardino.Inoltre sto prendendo appuntamenti per fare un check sanitario per tutti.

Stefano sta seguendo tutta la parte tecnica, dal sentire il velaio, prende info per il timone a vento, inventarsi un cartografico che parli con Dio, ingaggiare un equipaggio per la traversata e poi testare le apparecchiature radio, la sicurezza….e studiare rotte alternative già a colazione!


Stiamo solo aspettando il via libera dalla Grecia per poter volare in terra ellenica e portare Shibu in Italia. Sono giorni di attesa, ancora una volta, ma orami ci siamo quasi. Una volta in Italia ci saranno altri mesi, speriamo pochi, per preparare tutto e poi via, si mollano gli ormeggi.

3 Replies to “Comunque vada noi partiamo….”

  1. Io penso che se decidete di andare per il vostro viaggio non dobbiate pensare troppo agli alisei. Quando una nave traccia la rotta, può sempre cambiarla in suo favore. La cosa più bella del mare rispetto alla terra è che le strade sono infinite e tutte con quota zero, a parte qualche onda. Buon vento!

  2. Vi ho conosciuti grazie a una radio la mia preferita?! State vivendo e ci farete vivere una grande avventura , dal punto di vista di persone” normali” una famiglia che rispecchia tante famiglie! State lottando x il vostro sogno e ci state rendendo partecipi di questo e di tanto altro.
    Sarà un piacere seguirvi ?

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